Israele ha lanciato attacchi aerei in Iran in risposta ai bombardamenti del 1° ottobre. Gli USA chiedono la fine delle ostilità.
Nel corso di un’escalation senza precedenti, Israele ha lanciato attacchi aerei contro strutture militari in Iran, come risposta al bombardamento avvenuto il 1° ottobre. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito impianti di produzione di missili e altre infrastrutture chiave, affermando che l’Iran “pagherà un prezzo elevato” in caso di risposta militare.
Attacco di Israele: colpite strutture missilistiche in Iran
Secondo l’esercito israeliano, l’attacco ha avuto l’obiettivo di neutralizzare le strutture di produzione di missili utilizzate nei recenti attacchi contro lo Stato di Israele. In particolare, sono stati presi di mira depositi di missili balistici e basi di difesa aerea. Gli attacchi israeliani sono stati condotti con precisione su diversi obiettivi in Iran, inclusi siti militari a Teheran e in altre città strategiche.
Israele ha confermato che queste operazioni sono una risposta diretta agli attacchi missilistici lanciati dall’Iran nei mesi precedenti, culminati con il bombardamento del 1° ottobre. Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha sottolineato che ogni ulteriore escalation da parte dell’Iran sarà affrontata con forza, e ha ribadito la volontà di difendere la sicurezza dello Stato ebraico.
La reazione dell’Iran e il rischio di escalation
In risposta agli attacchi israeliani, l’Iran ha dichiarato di essere pronto a rispondere in modo “appropriato” e ha minimizzato i danni subiti, definendoli “limitati”. Le autorità iraniane hanno anche negato l’efficacia degli attacchi israeliani, sostenendo che non tutte le strutture colpite erano di rilevanza strategica. Il primo vicepresidente iraniano, Mohammad Reza Aref, ha affermato che il “potere dell’Iran umilierà i nemici”, segnalando una possibile controffensiva.
Sul piano diplomatico, gli Stati Uniti hanno esortato l’Iran a cessare gli attacchi contro Israele, cercando di prevenire una pericolosa escalation. Washington ha definito l’attacco israeliano una “legittima operazione di autodifesa”, in risposta all’aggressione iraniana. Tuttavia, il rischio di una guerra regionale appare sempre più concreto, con potenziali ripercussioni su tutta l’area del Medio Oriente.
L’Arabia Saudita ha condannato l’attacco israeliano, accusando lo Stato ebraico di violare la sovranità iraniana e invitando tutte le parti a esercitare moderazione per evitare un conflitto su vasta scala. La situazione rimane tesa, con la comunità internazionale che monitora attentamente lo sviluppo di una crisi che potrebbe sfuggire al controllo.